Da dove vengo
L’amica Daniela Marcheschi così racconta le mie radici:
“Guido Oldani è nato il 2 maggio 1947 a Melegnano, cittadina industriale nella cintura di Milano. Qui risiede tuttora. Il padre, tecnico di una industria chimica, amava la musica e suonava il violino. Fratello del padre era il pittore E. Oldani, docente all’Accademia di Brera; prozio lo scultore B. Oldani[...]. Comincia a scrivere poesie, quando è ancora alle scuole medie a Melegnano. Dal 1961 è all’ITIS di Lodi, ma in parallelo, perseguendo l’utopia dell’autodidatta, studia per conto proprio Filosofia, legge F. De Sanctis, coltiva interessi teologici, tanto da vincere un soggiorno-premio a Roma in seguito al superamento di un concorso in tale ambito.”
D. MARCHESCHI, Antologia dei poeti contemporanei, Mursia, Milano 2016, p. 223.
Ho una vita culturalmente composita: lavoro con case editrici letterarie come Mursia e Garzanti, giornali come Affaritaliani, Avvenire, La Stampa, così come sono specialista nel test psicanalitico di Rorsharch ed infine collaboro con l’insegnamento di tecnica delle comunicazioni presso la Facoltà di Ingegneria del Politecnico di Milano.
Sono autore della riduzione teatrale di “Giovanni Maria Visconti duca di Milano”, opera di Carlo Porta e Tommaso Grossi, mentre su di me è stata realizzata la pièce “Millennio terzo nostra meraviglia” da Gilberto Colla. Ho curato per Radio RAI “Agenda lombarda” e per altre emittenti televisive “Storie di Lombardia”.
Fra le mie presenze internazionali: “Festival Milano Poesia” a cura di Antonio Porta e Giovanni Raboni (1986), l’anno successivo vi presenterò la delegazione dei poeti russi; “Seminario internazionale degli Artisti” promosso dalla Fondazione Vardo di Stoccolma (1997); delegazione dei poeti italiani a New York presso la Columbia University (1999); convegno “Varcar frontiere” a Losanna e convegno “Scritture/realtà. Linguaggi e discipline a confronto” a Milano(2000), in cui espongo l’idea di inadeguatezza della rappresentazione del reale nella poesia novecentesca, che considero definitivamente conclusa.
Nel 2007 assumo la direzione della collana di poesia Argani, presso l’editore Mursia. Dal 2008 al 2011 sono membro del Consiglio direttivo della Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente di Milano, dove curo una mostra di giovani pittori cinesi.
Nel 2009 sono invitato al XIX “Festival Mondiale della poesia” di Medellin in Colombia, nel 2010 a quello di Granada in Nicaragua e vi preannuncio la nascita del Realismo Terminale.
Sono ideatore e direttore artistico del Festival Internazionale di Cagliari “Traghetti di poesia” (2010), festival che si svolgerà per cinque edizioni. È di questi anni Il Tribunale della Poesia coi suoi vari eventi, così come le edizioni del “Festival Lingua di Calcestruzzo”, presso il teatro della Memoria di Milano, ormai in piena aura realistico terminale.
Il Realismo Terminale.
Nel 2010 il mio saggio “Il Realismo Terminale” viene edito a Milano da Mursia e poi tradotto negli annali di italianistica delle università statunitensi.
Nel 2014 al Salone del Libro di Torino presento, con Giuseppe Langella ed Elena Salibra, il Manifesto breve del Realismo Terminale.
Nel 2019 a ottobre mi viene assegnato il premio alla carriera “International Poetry Award 1573”, International Festival of Poetry & Liquor di Luzhou, nella Repubblica Popolare Cinese, quale migliore poeta italiano ed europeo e a dicembre, presso l’Università Roma Tre, il dipartimento di Scienze della Formazione, attraverso la cattedra di Sociologia dei processi culturali e comunicativi, dedica un convegno al movimento RT.
Dove vado
Il Realismo Terminale ha preso una via internazionale. La sua poetica di pensiero aiuta a interpretare il nostro tempo, favorisce la riflessione nel procedere della globalizzazione e contribuisce a creare una nuova modalità di linguaggio.
Il mio percorso col RT si sta compiendo seguendo i punti cardinali del nostro Pianeta, così a Est ha raggiunto la Russia e la Cina, a Ovest gli Stati Uniti, a Nord la Svezia e la Polonia, a Sud il Libano.